Ci sono territori che parlano attraverso il vento, la luce, il mare. La Calabria è uno di questi, e Cantina Librandi ne è una delle voci più limpide. Situata tra Cirò e Melissa, affacciata sul mar Ionio e protetta dalle colline argillose dell’entroterra, la cantina rappresenta oggi uno dei poli enologici più importanti del Sud Italia: un luogo dove tradizione, ricerca e identità trovano un equilibrio raro.
La storia di Librandi è una storia familiare. È la storia di una terra che per molti decenni è rimasta ai margini delle grandi narrazioni italiane del vino, e che proprio grazie a cantine come questa ha riscoperto se stessa. Dagli anni ’50, la famiglia Librandi porta avanti un lavoro fatto di studio, passione e radicamento. Ogni generazione aggiunge un tassello alla storia del Cirò, contribuendo a riscrivere l’immagine della Calabria nel mondo del vino.
Librandi è stata tra le prime realtà italiane a intuire l’importanza della ricerca ampelografica. Il lavoro sui vitigni autoctoni del Sud – Gaglioppo, Magliocco, Greco Bianco – è diventato un progetto culturale prima ancora che agronomico. Non una moda, ma un impegno: recuperare, proteggere, interpretare la ricchezza varietale di una regione antica e complessa.
Il Gaglioppo, protagonista del Cirò rosso, racconta un’identità forte: tannini eleganti, note di macchia mediterranea, una freschezza che sorprende. Il Greco Bianco è la voce luminosa del Mediterraneo, un bianco sapido, balsamico, con una tensione minerale che accompagna lunghi affinamenti. Il Magliocco, più scuro e materico, porta profondità e struttura, mantenendo sempre un’eleganza moderna.
Tra i vini più rappresentativi, il Cirò Rosso Classico DOC è il manifesto territoriale, mentre Duca Sanfelice è un Gaglioppo in purezza di rara finezza. Efeso esprime la potenza e la verticalità del Greco Bianco, mentre Gravello unisce tradizione autoctona e interpretazione contemporanea, creando un blend che ha fatto scuola.
La forza di Librandi è questa: trasformare un territorio in un racconto. La luce, il sole, la brezza del mare, la storia millenaria della Magna Grecia diventano materia liquida, bottiglia dopo bottiglia.
Per Vinaggi, Librandi rappresenta un equilibrio raro: un vino d’identità, di territorio, capace di guardare al futuro senza tradire le radici.
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